Quel fiume sotto casa…passeggiate lungo l’ARRONE

Fiume Arrone

Fiume Arrone – nel tratto a monte della chiusa di Via Cecanibbio

Spesso il lavoro ci allontana dalla nostre passioni, ma per chi come me non riesce a stare lontano dall’acqua per piu di 2 giorni, resistere alla tentazione di andare a pescare è impossible. Ed è cosi che con l’arrivo dell’estate e le giornate un po più lunghe decido di dedicarmi a riscoprire quel “posticino sotto casa”, quel “fiumetto” che ancora sà regalare tante emozioni nonostante sia davvero poco amato e poco valorizzato. Il suo decorso corre lungo la campagna ed i prati verdi che arrivano dal lago di Bracciano sul mar Tirreno presso la torre Maccarese.

Lungo le sue sponde però non è difficile incontrare sporcizia, degrado e purtroppo anche molti “padellari” accaniti che praticano la filosofia del catch and fry (“pesca e friggi…”)che  ignari dello stato di salute delle acque dell’Arrone, riempiono le loro pancie con pesce “radioattivo”…

Ad ogni modo esistono ancora degli angoli gradevoli e ricchi di pesce. Per chi come il sottoscritto si diletta a pescare a mosca, qui cè davvero da divertirsi un mondo. Barbi, Cavedani , Scardole, Carassi, Carpe, Anguille e udite udite…qualche sporadica Trota (supersite delle semine scellerate di inzio stagione).

Consigli utili:

Cavedano pescato a mosca sul fiume Arrone

Nel periodo esitvo, nel tratto a valle di Via S. Maria di Galeria, vengono serrate le chiuse e gli sbarramenti di irrigazione per i campi. La conseguenza è l’innalzamento del livello medio del fiume  che lo rende impraticabile se ci si vuole entrare con gli stivali. Inoltre una fitta vegetazione di rovi e cannette vi faranno tirare molte imprecazioni se scegliete di affrontarlo con una canna corta (tipo 7.6′). Se scegliete di imbattervi con la “secca”, ma anche a “ninfa” portevi almeno una 9 piedi coda 5 (meglio se 9.6′) e ne tirerete molte di meno.

Sempre a causa degli sbarramenti, la corrente si annulla quasi del tutto rendendo il fiume una lunga lama d’acqua apparentemente “piatta”. Fermatevi in silenzio vicino a qualche albero, dove affiorano  le cannuccie oppure dell’erba; vi accorgerete che non sarà difficile scorgere un’impressionante mole di Cavedani anche di taglia XXXL.

 

Cavedano pescato a secca con una imitazione di Tricottero.

Se invece cercate un po di dinamicità, andate nel tratto a monte dell’incorocio di via Boccea con via S. Maria di Galeria e troverete un po di acque veloci, piante basse, fitta vegetazione e gli stessi pesci che si trovano a valle (li però serve una canna corta).

Catch and release obbligatorio (specialemente se tenete alla vostra salute)

 

Informazioni generali:

Il fiume Arrone è un emissario del lago di Bracciano con un decorso di circa 37 Km che arriva sulla costa Tirrenica presso la Torre di Maccarese attraversando un percorso ricco di storia e purtroppo anche di forte degrado ambientale dovuto anche in parte alla contaminazione delle acque avvenuta in passato dalla presenza di scorie radioattive stoccate presso la Casaccia . Nell’alto bacino sono presenti le sorgenti dell’Acqua Claudia. Dall’estremità sudorientale del lago, a quota 164 nsln, il fiume si dirige da Nord Ovest a Sud Est per circa 3 km, poi si dirige a Sud per 12 km e quindi a Sud Ovest fino alla foce. In questo tratto confluisce il Rio Maggiore, affluente di destra. Subito a valle di questa confluenza il bacino dell’Arrone è attraversato dalla Strada Statale Aurelia.

Alla foce è presente un prezioso ambiente umido che, insieme a tutta l’area contigua coperta da macchia mediterranea, fa parte della Riserva naturale Litorale romano.

(informazioni tratte dalla wikipedia italiana)

 

 

9 Commenti

  1. Massimo

    Caro Marco figurati se “i friggitori”si fanno problemi sull’Arrone quando normalmente pescano a strappo sul Tevere all’isola Tiberina!!!!
    A prescindere da questo quello che fà più male è vedere come vengono lasciate le sponde dei nostri amati fiumi e laghi dai i pescatori nostrani e non…..non parliamo del mare che è meglio.

  2. Marco

    Sono d’accordo, questa gente si merita solo bastonate. Manca proprio la cultura del rispetto verso l’ambiente e verso se stessi. Possibile che non si abbia senso di appartenenza verso il proprio territorio? Ma non vi darebbe fastidio se qualcuno venga a casa vostra e vi butta una cicca di sigaretta a terra, oppure vi lascia una lattina sotto al divano? Ci si rende conto che tutto ciò di cui ci si disfa prima o poi ci ritorna nel piatto dove mangiamo? A me trovare lurido dove vado a pescare, mi fa letteralmente INCAZZARE!!!!!!!

  3. marco

    Buonasera, e complimenti per il bellissimo articolo.anche a me il “posto sotto casa” ha sempre affascinato moltissimo…ti regala emozioni uniche e magiche che solo un pescatore può capire.
    avevo già pensato di provare questo itinerario(io pesco col galleggiante)ma causa poco tempo a disposizione per “esplorare” e poche info trovate sul web avevo sempre desistito!ora non mancherò di certo!è impressionante la varietà di specie presenti e la loro taglia!una domanda solamente..ci sono molte alborelle?con questo ti lascio e grazie ancora!

  4. Simone

    Ciao Marco, che bello leggere qualche riga scritta con “amore” sull’Arrone che fin da piccolo e’ stato il fiume sotto casa anche per me; per dir la verita’ e’ stato piu’ il luogo dove ambientavo infantili fantasie pescatorie che fiume dove ho pescato molto… Ci pescavo con la bolognese e qualche barbetto o cavedanello con tre occhi l’ho preso e ovviamente rilasciato.
    Pescavo da sotto il lago del salice e scendendo verso fregene mi fermavo dove prima c’era quel ponte di legno ti ricordi?
    Andavamo a pesca in due o tre con i motorini o con l’autobus, che bei ricordi.
    A presto e complimenti,
    Simone

  5. mauro

    ciao Marco,
    anche io sono un conoscitore del nostro amico arrone…..( anche per me a due passi da casa)
    mi piace molto anche andare a mosca sul mignone, tra vacche prati e natura, e non ultimi cavedani!
    sicuramente ci sei stato, che te ne pare?
    A presto
    Mauro

  6. Marco (Autore Post)

    dico che ti puoi leggere il mio articolo sul Mignone scritto proprio su questo sito…
    si chiama “il mignone, un fiume unico” lo trovi nella seconda pagina della sezione articoli di questo sito, oppure utilizzando il motore di ricerca interno cercando la parola “mignone” dovresti trovarlo.
    Buona lettura!!

  7. mauro

    grande…spettacolare!
    chissà forse ci incontreremo lungo qualche torrente….!

  8. faust

    ci ho pescato per anni qui.
    fino a qualche anno fa ci ho fatto bellissime catture a passata, barbi e anche trote (dopo l’apertura)
    negli ultimi due anni il livello dell’acqua è bassissimo e non ci ho preso più un pesce 🙁

  9. marco

    devi provare dalla primavera inoltrata fino a tutto il periodo estivo, quando le chiuse per l’irrigazione vengono abbassate e l’acqua si alza parecchio (qualche metro). Ti fai una camminata lugno l’argine in cerca di movimento e vedrai come cambia la musica…garantito

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